Fratelli tutti
Fraternità e amicizia sociale
Ecco come papa Francesco annuncia l’intento che ha voluto perseguire con l’ultima sua enciclica “Fratelli tutti: “Desidero tanto che, in questo tempo che ci è dato di vivere, riconoscendo la dignità di ogni persona umana, possiamo far rinascere tra tutti un’aspirazione mondiale alla fraternità. Tra tutti: «Ecco un bellissimo segreto per sognare e rendere la nostra vita una bella avventura. Nessuno può affrontare la vita in modo isolato […]. C’è bisogno di una comunità che ci sostenga, che ci aiuti e nella quale ci aiutiamo a vicenda a guardare avanti. Com’è importante sognare insieme! […] Da soli si rischia di avere dei miraggi, per cui vedi quello che non c’è; i sogni si costruiscono insieme». Sogniamo come un’unica umanità, come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi, ciascuno con la ricchezza della sua fede o delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce, tutti fratelli!” (Fratelli tutti, n.8). L’enciclica contrappone il “mondo chiuso” in cui viviamo, chiusi nel nostro “io” e nell’egoismo1, al “mondo aperto”, che abbiamo l’occasione di inaugurare e generare, a cui possiamo accedere se facciamo prevalere la logica del “noi”, dell’amore e della fraternità. Il primo capitolo viene così dedicato ad una diagnosi su ciò che rende la no- stra società chiusa nell’egoismo e nel perseguimento di interessi particolari o di parte. Gli altri capitoli, invece, propongono la terapia della fraternità a tutti i livelli: umano e religioso, interpersonale, famigliare, sociale, nazionale e internazionale, economico e politico, e promuovono i valori necessari per realizzarla: l’amore e la solidarietà, la libertà e l’uguaglianza, la gratuità, il dialogo e l’incontro, la gentilezza, il perdono, e la collaborazione delle religioni al servizio della fraternità nel mondo. Questa enciclica di papa Francesco, come le altre che l’hanno preceduta, fa riferimento alla figura di San Francesco, con il suo invito a un amore universale che va al di là delle barriere della geografia e dello spazio, e indica come modello di comportamento evangelico quello del buon samaritano, con il suo esempio di compassione e solidarietà.
1 – Il mondo chiuso è analizzato nel primo capitolo.