Anno Sociale: 2016 – 2017

I martedì di San Domenico

Martedì, 14/02/2017 | Ore: 21,00

Il mondo rovesciato

prof Romano Prodi:  Perchè il titolo? Perchè è così, sono cambiate tante cose negli ultimi tempi che si potrebbe dire che “se non sei confuso, vuol dire che non hai capito niente”. E’ veramente un momento di grandissimo disorientamento, di cambiamento radicale dal punto di vista culturale, politico e anche sociale. Il mondo, di fatto, nell’utimo decennnio sta voltando le spalle alla democrazia come noi l’abbiamo concepita finora  e sta cercando l’Autorità. Qualche esempio? In Cina, la nuova Presidenza è tornata ad avere  il potere che aveva ai tempi di Mao. Cioè il Presidente Xi ha concentrto su di sè il ruolo di capo del governo, capo del partito, capo dell’esercito e della polizia, responsabile della politica economica del paese, quindi con un fortissimo accentramento. In India sta avvenendo qualcosa di simile: il Primo Ministro Modi ha concentrato nelle sue mani un potere che mai il Partito del Congresso aveva avuto in passato. Ancora, un paese come le Filippine si è affidato a Duterte e sono tutti contenti perchè ha ucciso millecinquecento spacciatori di droga, riportando l’ordine e la disciplina nel paese.  Arriviamo poi al maggior potere che ha in Russia Putin che è partito con un potere molto inferiore e via via, pressato dalle tensioni esterne, ha accumulato sempre maggiori poteri, con l’assoluta approvazione del popolo russo, cioè con un aumento della popolarità. Più le sanzioni venivano applicate, più il paese cercava questa sicurezza. Un altro è Erdogan, in Turchia e El –Sisi in Egitto e potremmo continuare con la maggioranza di paesi africani.

L’ultimo è Trump. Trump è un fenomeo interessante, con tutte caratteristiche diverse da quelle esposte in precedenza. La sua elezione esprime il desiderio di avere una persona che interpreti I delicati problemi della globalizzazione e li risolva con un concentramento di poteri, e se analizziamo I partiti cosiddetti populisti europei, in pratica hanno anch’essi la caratteristica di avere una persona indiscussa a capo: Le Pin in Francia, Grillo in Italia e così via. Però l’Europa è ancora il continente in cui la Democrazia è ancora al centro della vita degli Stati. Tuttavia USA ed Europa  hanno bisogno di essere rassicurati su due elementi che mettono grande paura: la globalizzazione e le migrazioni: I quadri sono totalmente diversi, ma le paure sono identiche:  il muro del Massico, il problema di Lampedusa, la via libica e la via siriana. La paura delle migrazioni porta alla paura dell’impoverimento, quindi la crisi economica nei paesi  ad alto reddito. Ora, le migrazioni non sono certo un fatto nuovo, nel 2007 il numero dei migranti era più elevato di quello di oggi, ma la crisi economica e la non controllabilità delle migrazioni lo hanno reso un fatto più drammatico. L’altra paura è causata dalla globalizzazione e Trump si è presentato come il leader forte che rassicura la classe media che la difenderà contro I  problemi della concorrenza dei nuovi paesi emergenti. Riassumendo, quindi, ora il problema del mondo politico è quello di rassicurare contro le migrazioni, contro la disoccupazione, contro l’impoverimento della classe media; è anche, però, l’accettazione di un rafforzamento del potere centrale per cui l’aumento delle spese militari – come è nel progamma di Trump – trova l’appoggio della classe media e medio-bassa perchè, essendo legato al discorso anti-terrorismo, appartiene al discorso delle rassicurazioni della gente e rende la concentrazione del potere non solo accettata, ma considerata come rimedio di fronte alle paure che si sono create.  Ma vediamo un attimo questo nuovo governo di Trump: “America first”, cioè America sopra a tutto , dal punto di vista sociale vuol dire riportare il lavoro negli Stati Uniti, rafforzare l’armamento americano e questo porta ad una rigerarchìzzazione del mondo stesso. Ricordiamoci che nonostante I cambiamenti del mondo, nonostante la nascita di nuove potenze, gli Stati Uniti sono, dal punto di vista militare, il paese di  gran lunga più potente del mondo. Ma vediamo a chi si riferisce Trump quando dice  “America sopra a tutto”. Prima di tutto il Messico: parte del muro c’era già , ma improvvisamente il discorso della migrazione dal Messico viene portato avanti come un problema d’identità nazionale da cui deriva anche il provvedimento di impedire l’ingresso negli USA dai sette paesi indicati nell’elenco di quelli che proteggerebbero I  terroristi. Ma la cosa che non mi aspettavo è l’atteggiamento ostile nei confronti dell’Europa. Improvvisamente l’Europa è vista come possibile avversario nella politica economica  e con un inizio estremamente raffinato –Trump è molto meno grezzo di quanto non si pensi –  allarga le tensioni che ci sono tra la Germania e gli altri paesi europei, dicendo agli europei che sono schiavi dei tedeschi ed ai tedeschi che tengono in schiavitù gli europei. E non dimentichiamo che parallelo a questo c’è il nuovo accordo con la Russia che, a mio  parere, è   un tentativo di isolare ancor di più l’Europa. Ora, ho sempre pensato che ci deve essere un rapporto stretto tra Russia ed Europa perchè c’è una complementarità fortissima. La Russia ha bisogno di una tecnologia che l’aiuti e le tensioni europee l’hanno fatta avvicinare alla Cina perchè il paese ha bisogno di esportare. La Russia ha una fantastica posizione politica fondata sulla intelligenza politica di Putin, ma il paese è in una situazione difficile  in seguito al blocco delle esportazioni, per effetto delle sanzioni, e soprattutto per il crollo del prezzo del petrolio, ma ugualmente, con grande intelligenza politica, Putin è diventato l’arbitro del Medio-Oriente, quindi l’accordo USA-Russia  sotto questo aspetto è l’unico che può in qualche modo ristabilire un po’ di pace nella regione, anche se non è sufficiente perchè I problemi sono davvero tanti e di diversa natura. Comunque l’alleanza USA-Russia ha complicazioni notevoli: prima fra tutte la Russia è il padrino dell’Iran e gli USA si stanno rimettendo in forte tensione con l’Iran; altri problemi nascono dalla tensione in Ucraina che sta ancora spaccando il paese in due. Ma quello che io non capisco è questa divisione europea ed è  abbastanza interessante che vi sia  stato finalmete un accenno di reazione. Il discorso della Merkel di un’Europa a più velocità è indubbiamente una prima reazione a questa nuova strategia Americana. Cosa significa? Di fronte alla paralisi, alla divisione europea, può significare due cose  L’interpretazione  benevola è che di fronte all’impossibilità di avere grandi passi in avanti in tutti I 28 paesi assieme, facciamo in modo  che un certo numero di paesi – minimo dieci – che insieme vogliono un progresso in un settore particolare, ad esempio l’esercito, la politica economica, sociale, ecc…, lo possano fare e questo venga incamerato nella politica europea, ma ad una condizione: che la porta sia aperta a qualsiasi paese voglia aderire altrimenti diventa una chiusura e non un’apertura.

L’altra interpretazione, meno benevola, è che la Germania voglia, adagio adagio, ritornare ad essere quello che veniva chiamato  il “nocciolo duro” dell’Europa, però sono del parere  che da parte del governo tedesco  ci sia un genuino desiderio di fare andare l’Europa a velocità differenziata, con dei problemi abbastanza complicati perchè quando la Germania mette il veto su qualsiasi politica di solidarietà , nei campi del bilancio pubblico, degli aspetti economici, è ovvio che la cooperazione diventa limitata. Purtroppo l’Europa si è trovata a dover reagire a questo cambiamento nel momento peggiore, cioè nel momento della Brexit e gli Stati Uniti ne hanno ampiamente approfittato. L’Europa è profondamente divisa e ha bisogno di cominciare a prendere delle decisioni e quali sono le cose che potrebbero essere fatte? Prima di tutto la difesa perchè spendiamo poco, con un ‘efficienza assolutamente nulla; basta pensare che nella guerra in Libia, Francia e Gran Bretagna  assieme non riuscivano a battere Gheddafi e hanno avuto bisogno di un supplemento di bombe e telecomunicazioni dall’esercito Americano  altrimenti non se la cavavano neanche con la Libia. Adesso, in seguito alla Brexit, è uscito l’esercito più potente d’Europa che è l’esercito britannico quindi è più che mai opportuno studiare un sistema per migliorare la difesa. Ma ci sono altri campi che riguardano l’antiterrorismo e anche l’economia. Abbiamo parecchi settori in cui una cooperazione europea sarebbe possible e contribuirebbe alla ripresa dell’identità europea. Però, io prevedo che per quest’anno saremo ancora in una situazione d’incertezza. Intanto, però, la ripresa  economica europea è soddisfacente, quest’anno  cresciamo come gli USA; purtroppo l’Italia è all’ultimo posto, ma siccome  ragioniamo a livello continentale, non è più un’Europa completamente staccata dai livelli di crescita americani  e questo credo sia  un discorso molto utile per ridimensionare la paura di cui parlavo all’inizio.

Forse col mio discorso vi ho creato più dubbi che certezze, ma credo anche che quando il mondo è confuso, bisogna interpretarlo in modo confuso.

Il mondo rovesciato

Il mondo rovesciato n. 2
Il mondo rovesciato n. 3

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