Anno Sociale: 2016 – 2017
I martedì di San Domenico
Martedì, 04/04/2017
Ora evento: 21.00
I Compianti fra arte e mistero
Deposizioni, Compianti, Pietà: verranno proposte alcune sequenze di opere d’arte (pitture, sculture) che hanno segnato profondamente la cultura visiva dell’Occidente, dal Medio Evo all’età moderna. Nel campo vastissimo dell’iconografia del dolore – il dolore senza confini di una madre per la morte del figlio – la scelta delle opere è naturalmente soggettiva e tende a dare risalto ad alcune costanti espressive che uniscono il mondo antico e il mondo contemporaneo, l’immagine sacra e il dolore umanissimo di ognuno di noi.
Riportiamo il testo integrale della motivazione con cui fu conferita laTessera ad honorem a S. E. Mons. Matteo Maria Zuppi
Il Centro San Domenico è grato a Papa Francesco per aver donato alla Chiesa di Bologna don Matteo Maria Zuppi.
Il Centro ha già goduto più volte del privilegio di avere il nostro Vescovo non solo come ospite o relatore, ma come pastore e fratello, ammirandone l’instancabile testimonianza di fede, giustizia e bontà.Il segno di riconoscente ed affettuosa stima che oggi, con umiltà, manifestiamo verso la Sua persona scaturisce spontaneo in risposta al Suo appassionato annuncio del Vangelo ovunque vi sia sete o bisogno di verità. Con Lui possiamo ben dire, riprendendo le parole della Gaudium et spes, che “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore.”Così è stato per il “nostro don Matteo” sin dai tempi della Sua ordinazione sacerdotale nel 1981, sempre in stretta collaborazione con i laici, esaltandone il ruolo nella Chiesa e nel mondo, nelle più diverse esperienze: dal cuore di Roma, dapprima quale Viceparroco e poi Parroco di Santa Maria in Trastevere, alle missioni di pace in Mozambico, ancora giovanissimo, nell’ambito della Comunità di Sant’Egidio di cui è stato per lungo tempo Assistente ecclesiastico generale, e quindi Parroco nella popolosa periferia romana fino alla nomina a Vescovo ausiliare di Roma nel 2012 da parte di Papa Benedetto XVI.
Oggi come allora, in ogni luogo e in ogni circostanza, si resta contagiati dalla cordiale umanità del nostro Arcivescovo che manifesta con gioia l’attaccamento e l’amore per il proprio gregge, in special modo verso i poveri e i più bisognosi di misericordia.
Di questo amore il Centro si sente pienamente partecipe e, nel solco della tradizione domenicana volta ad illuminare piuttosto che soltanto splendere, desidera rafforzare nell’anno del Congresso eucaristico diocesano il proprio impegno contro le vecchie e nuove forme di povertà materiale, culturale e spirituale.
Riteniamo, anzi, che la nostra tradizionale disponibilità all’ascolto di altre voci in uno spirito di dialogo costruttivo debba misurarsi con le nuove sfide, spesso purtroppo intrise di egoismi, populismi e nazionalismi, se non di violenza, che pervadono la società europea.
Senza indulgere a un comodo relativismo, ma sempre più ancorati al Vangelo di Cristo, vogliamo noi pure fare nostra l’immagine, cara all’Arcivescovo Zuppi, con cui Papa Paolo VI, a chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II, tratteggiò una Chiesa per la quale “nessuno è estraneo, nessuno è escluso, nessuno è lontano.”
Era l’universale saluto che Paolo VI rivolgeva anche agli uomini che non conoscevano la Chiesa; uomini che non la comprendevano; uomini che non la credevano a loro utile, necessaria ed amica; e persino agli uomini che, forse pensando di fare bene, l’avversavano.
Quella straordinaria apertura di cuore, nutrita da un filiale amore a Maria Vergine, la rinveniamo oggi nel nostro Arcivescovo.
E siamo lieti, consegnandoGli la tessera ad honorem, di poterLo annoverare fra i Soci del Centro San Domenico.
Partecipanti: